domenica 23 maggio 2021

Il nuovo amico incita a non mollare

Ultima domenica prima della ripresa.

Beh, non mi riferisco alla ripresa del “malo male”, sembra che la situazione stia piano piano migliorando, né tanto meno alla ripresa economica, anche qui i tempi saranno lunghi e da alcuni segnali sembra che si veda la luce in fondo al tunnel, sperando che la luce che tutti (beh, quasi tutti) vedono non sia quella di un treno che ci viene incontro a grande velocità. Ultima domenica prima della ripresa delle (mie) gare; beh, sì, sono ormai sedici mesi che sono costretto ad un “forzato riposo” … ripensandoci bene, però, non è corretta l'affermazione. Sono sedici mesi che sono “costretto a corse in solitaria”. In effetti le regole imposte dalla pandemia non impedivano di correre, bensì di gareggiare “in presenza” con altri atleti. Non sono mancate alcune lodevoli eccezioni, che hanno visto gli organizzatori affrontare notevoli difficoltà per rispettare e far rispettare le regole, in modo tale da garantire la massima sicurezza per tutti, prima, durante e dopo la competizione e gli atleti presenti hanno dovuto fare molti sacrifici “burocratici” per poter gareggiare.

Correre in solitaria ha evitato tutto ciò, solo che presenta un difetto: … si corre da soli (Lapalisse sarebbe molto contento di questa mia ultima affermazione!). Domenica prossima appuntamento a Brescia per la “Brescia Art Marathon” e, se devo essere sincero, sono già preoccupato per la mia gara. Numerosi sono i dubbi: riuscirò a stare nel tempo massimo? Come sarà l'organizzazione? Etc. etc. Insomma la sto vivendo come se fosse la mia prima maratona. In effetti sarà la prima maratona dopo la pandemia. Per il “malo male” dovrei essere abbastanza tranquillo: venerdì ho fatto la seconda dose del vaccino.

Per tutti questi motivi oggi giornata di tutto riposo, o meglio di corsa tranquilla. Molti miei compagni di squadra oggi sono in gara per il campionato italiano di corsa su strada (10.000 metri). Ad essere sincero, avevo fatto un pensierino per poter essere anche io alla partenza, ma, vista la mia velocità attuale, ho preferito una onorevole assenza che una disastrosa presenza.

In programma la seconda edizione della “½ vaccino … ½ maratona”. Percorso classico ed collaudato: 10 giri al Parco Callioni. Una differenza rispetto alla prima edizione è che ho raggiunto l'anello a piedi: fase di riscaldamento, e, dopo aver percorso la mezza, ritorno, sempre a piedi: fase di recupero e defaticamento. Beh, queste erano le premesse. Ok per il riscaldamento, un misto di corsa e cammino. Ok la “mezza”, corsa a ritmo lento, che, se devo essere sincero, è il mio “ritmo”. Portata a termine la mezza, avevo previsto il ritorno (circa tre chilometri) camminando. Ma … non avevo fatto i conti con Marchino. Dopo qualche centinaio di metri di calmo cammino, mi sento apostrofare all'inizio dell'unica salita: “Dai, forza, non mollare, corri ...”. Dalla voce capisco che non si tratta del mio allenatore (lui avrebbe detto “Nonno, visto che sei un vecchietto, cammina pure fino a casa”). 



Chi mi rivolge la frase è un atleta che, terminato il suo giro, sta tornando a casa. Potevo forse lasciarmi scappare l'occasione di … chiacchierare con un nuova amico? Certo che no. Ecco quindi che riprendo a correre (il passo è quello giusto: né troppo piano, né troppo forte) e percorro con il nuovo amico un paio di chilometri. Per la verità, lui allunga un po' il suo percorso per accompagnarmi fino alla fine del mio allenamento. Lo ringrazio di questa sua generosità. Ci salutiamo con la certezza di ritrovarci per fare qualche altro tratto di strada in compagnia.

Mentre si allontana un paio di dubbi mi assillano: mi avrà accompagnato credendo che non ce l'avrei fatta, facendo così la sua buona azione di giornata? Il secondo dubbio è quasi amletico : “Se due dosi di vaccino fanno un vaccino intero, due mezze maratone fanno una maratona intera?”.

Lascio al lettore la risposta al dilemma.

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