giovedì 24 ottobre 2019

Beati gli ultimi …

no, ... “non se i primi sono onesti”, ma “se l'organizzazione provvede a rifornire i ristori!”. Intendiamoci bene, nulla da dire su come l'organizzazione ha … organizzato i ristori: puntuali ogni cinque chilometri, sui tavoli ordinati bicchieri con acqua, tè ed integratori; da metà maratona vi erano anche cibi solidi. In un ristoro vi erano pure dei cioccolatini per accontentare anche i più golosi; volendo si poteva pure avere acqua nelle comode bottigliette. Tutto bene, dunque. Beh, quasi. Infatti negli ultimi tre ristori non era presente, nonostante facesse bella mostra di sé il cartello che ne indicava la presenza, una nota bevanda gassata che avrebbe di sicuro aiutato a “digerire” l'acqua bevuta in gran quantità, vista la giornata particolarmente calda, nonostante si fosse a fine ottobre.

Certo, la bevanda gassata sulle maratone è “un di più”, ma quello che ha indispettito molti è l'aver notato la presenza del cartello che indicava la bevanda e … l'assenza della stessa sui tavoli. Una piccola scivolata organizzativa che non toglie nulla alla “Parma Marathon”, giunta alla quarta edizione. Ottima la sistemazione logistica all'interno del Parco della Cittadella; rapido ed efficiente il servizio di consegna pettorali, a cui si aggiunge un sorriso omaggio a cura degli addetti. Giusta la scelta di far indicare già all'atto dell'iscrizione la taglia della maglie, ma soprattutto da condividere la decisa … decisione del personale addetto alla distribuzione di rispettare quanto riportato. Beh, forse la taglia che il nostro responsabile iscrizioni aveva riportato, taglia M, non era proprio quella giusta per me, ma in pochi minuti ho cambiato la maglietta con un atleta che si lamentava della taglia troppo larga avuta. Pensandoci bene, visto che regalo quasi tutte le magliette, qualsiasi taglia mi sarebbe andata bene. Nulla da ridire sugli spugnaggi: spugne in abbondanza e acqua “limpida” nelle bacinelle. Ristoro finale non molto affollato; beh, al mio arrivo quasi tutti erano già sulla via del ritorno! Personale più che gentile e finalmente si è potuto bere un bicchiere della bevanda gassata.
Ottimo per reintegrare le energie perse il Parmigiano Reggiano offerto in abbondanza; secondo gli addetti al ristoro qualcuno ha fatto pure una bella scorta per le prossime maratone! Del percorso ho già detto lo scorso anno. Personalmente mi è piaciuto: si è corso in tutta tranquillità su strade praticamente deserte, in quanto non si è vista una sola macchina. Scelta oculata del percorso o grande rispetto da parte degli automobilisti parmensi? Forse un mix della due cose. Discorso a parte per i pacer, che sembrano aver letto quanto scritto in merito nel mio post lo scorso anno (vedi).
All'inizio della gara cerco di aggregarmi a qualche pacer, non tanto per avere il passo, quanto per avere la possibilità di chiacchierare. Ecco che dopo un paio di chilometri vedo in lontananza dei palloncini. Vista l'andatura, penso siano quelli delle cinque ore. Li raggiungo al terzo chilometro e scopro che sono quelli delle 5 ore e mezza. Acc! Oggi sono particolarmente fuori forma. Ma … sento che un atleta che corre al mio fianco, accompagnando la moglie nei dieci chilometri, le dice: “Brava, brava, tre chilometri in 20' e 40”, continua così che stai andando bene!”. Rapido calcolo per constatare che il passo tenuto dai pacer è molto più veloce.Ecco nuovi palloncini all'orizzonte! Siamo verso il decimo chilometro. Sono a circa 4/500 metri e lì rimarranno sempre in vista, almeno fino a che la strada sarà “una lunga strada dritta...”; li perdo di vista, quando la strada diventa più tortuosa. Non grandi curve, per la verità, ma quel tanto che impedisce una visione più lunga del percorso. Quando, nella parte finale, ho una buona visuale, non li scorgo più. Penso “Evabbè, se non sono cinque ore saranno cinque ore e qualche minuto...”; l'unica mia preoccupazione è non far aspettare Rosario “il predicatore” troppo a lungo. Eccomi finalmente passare sotto il “tunnel della Gloria”, posto a pochi metro dal traguardo. Taglio i traguardo e faccio una cosa che non faccio quasi mai: mi giro e leggo il tempo impiegato. Quattro ore e cinquantacinque minuti! Mi congratulo con me stesso. Ok, non è certo un tempo da primato, ma mi ha fatto piacere avere un “quattro” come prima cifra del mio tempo d'arrivo. Sicuramente nei prossimi anni la prima cifra sarà di certo una sufficienza.Credo di dover fare ora i complimenti ai pacer delle cinque ore che hanno saputo svolgere con serietà il proprio compito: aiutare atleti per fare il tempo, ma allo stesso tempo saper riconoscere il proprio limite e rinunciare alla funzione quando non è più possibile portarla a termine.


A proposito, non preoccupatevi se ho fatto aspettare “Il predicatore”. Nell'attesa, oltre a trattenere pubbliche relazioni, si è pure mangiato un panino con salsiccia e bevuto un paio di birre!

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ordine arrivo
 
 
 

Parma Marathon

Data
 

20.10.2019
 

Progressivo anno

10
 

Progressivo totale
 

672
 

Tempo ufficiale

4h 55' 15”

Tempo reale

4h 53' 48”

Media min/km

6' 57”

Posizione assoluta
 

864/9735

Posizione categoria (SM65)

15/22

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