mercoledì 20 ottobre 2021

Giornata festiva di lavoro per il Segretario

Uno dei problemi che più mi angustiano, quando “organizzo” una maratona sul circuito della Roncola, è trovare la motivazione per cui correrla. Di conseguenza devo trovare il motivo ed anche il nome della gara. Infatti non devo pensare all'ora di partenza: appena pronti si parte; non devo pensare al percorso: è sempre lo stesso; non devo pensare ad organizzare il ristoro: il bagagliaio dell'auto e la fontanella per l'acqua sono disponibili ogni due chilometri: non devo neppure pensare a coordinare gli addetti al traffico: assente, e da ultimo neppure a mettere frecce direzionali sul percorso: sempre lo stesso e sempre con svolte a destra, in pratica quasi come una pista di atletica … in senso inverso e lunga cinque volte. 

Beh, ora capisco la difficoltà del Capitano Rosario ad affrontare questo tipo di percorso.

Quando sono partito per la mia maratona, anche questa volta in “testa” (intesa come prima posizione), non avevo in “testa” (intesa come mente) nessuna indicazione sul nome della gara. Per un attimo mi sono sentito come alcuni genitori che, nella prima parte del secolo scorso, erano a capo di famiglie numerose e quindi, terminati i nomi dei congiunti, davano ai figli un nome “ordinale”. Ecco quindi che molti figli, nati dopo nove fratelli, venivano chiamati Decimo o Decima, a seconda del sesso. Personalmente ho una lontana parente che si chiama Decima. Rapido conteggio delle maratone corse quest'anno, un valido motivo per tenere impegnata la mente, e scopro che quella che sto correndo è la 15a. Ecco trovato il nome della mia gara: “La Quindicesima”. Beh, ora non resta che trovare indicazioni per un pettorale non proprio banale e poi, cosa più difficile, argomenti per il post. Impegnare la mente è la cosa più importante nel correre una maratona, soprattutto se in solitaria e su di un percorso da “criceto”. 

Cosa può richiamare alla mente … quindicesima? Ricordo che durante un nostro pellegrinaggio verso Santiago, passando dal Portogallo, abbiamo percorso dei tratti su strade romane, che facevano riferimento alla XIX legione. La misurazione della gara, per coerenza, non sarà quindi in chilometri o miglia, ma in leghe romane: 18.993,243. Ecco trovato! “Quindicesima”, come la legione a cui il pettorale dovrà fare riferimento: la XV legione romana. Devo dire che sono stato fortunato, in quanto la storia romana cita due “XV legio”: Apollinaris e Primigenia. Ad essere precisi, fonti storiche citano anche una XV Legio di Cesare, forse la base della futura Apollinaris. Lascio al lettore il piacere di approfondire l'argomento. Ripassando la storia, ho riscoperto che i soldati romani marciavano, durante gli spostamenti, per sei ore. “6 ore”, il tempo che mi impongo per terminare la mia gara. Ok, ma quanta strada percorrevano? Due erano i ritmi imposti: l'iter justum di 30 km. al giorno, l'iter magnum di 36 km. al giorno. Forse, anche se “vecchio”, posso mantenere un ritmo da legionario? Vedendo i tempi e le distanze percorse sembrerebbe di sì. Le strade di allora, soprattutto le vie consolari, non hanno nulla di che invidiare le nostre, anzi in alcuni casi si possono considerare migliori. Ma c'è un piccolo (e pesante particolare) da aggiungere. 

Il carico di un legionario era di 20 chilogrammi, a cui si devono aggiungere 15 chilogrammi per le armature; il tutto fa 35 chili e non credo usassero zaini anatomici. Giro dopo giro, mentre la mente vaga nella ricerca di memorie storiche, raggiungo la mezza maratona, con un tempo tutto sommato discreto: 2h 40'. Riparto e compare la figura di Mario, il nostro segretario. È in tenuta da corsa. ”Bene”, penso, “eccolo che finalmente, lasciati gli impegni del gruppo, si prende una pausa per rilassarsi e correre senza pensieri”. Siamo sicuri che sia così? Infatti anche oggi Mario è in servizio: sta facendo una ricognizione, vista l'impossibilità di utilizzare i locali del CUS, in quanto ancora centro vaccinale. Sta studiando la logistica per valutare la possibilità di far partire la “Mezza sul Brembo” dalla Roncola. Ha già adocchiato un paio di tenso-strutture da utilizzare per tutti gli adempimenti pre e post gara; ora sta valutando la possibilità di ricavare un anello di cinque chilometri da utilizzare per la gara. Cinque chilometri sarebbe la misura ideale in quanto, in previsione di inserire anche una mezza a staffetta, sarebbe la misura giusta. Il tempo di scambiare qualche parole, di una foto e poi di nuovo “in pista”, ognuno per la propria strada. 

Sono quasi alla fine del mio “Iter magnum” (36 chilometri) quando, tanto per rimanere in tema, vedo all'orizzonte un … “Aquila”! In questo caso non è l'insegna di guerra della legione, ma più semplicemente “Aquila 63” (Elio), che, abbandonati prosciutti, insalate e primi piatti, si prende un attimo di pausa, vista la giornata festiva e soleggiata, per una salutare corsa. Appena ci incrociamo, l'Aquila abbandona le vette a cui è abituata e si trasforma in “Mamma chioccia”. Questa affermazione, che può sembrare strana o riduttiva, è in realtà un'affermazione di stima. Due sono i motivi. Abbiamo discusso, beh, io più che altro ho ascoltato, alcune sue argomentazioni e suoi pensieri che mi sono sembrati profondi e di estremo valore umano. Il secondo motivo è stato il voler accompagnare “un pulcino”, forse sarebbe più giusto un “vecchi tacchino”, fino alla fine della sua pazzia. Infatti è rimasto al mio fianco fino alla fine. Anche oggi Elio ha compiuto la sua buona azione.

Beh, terminata la maratona “La Quindicesima”, con il tempo di 5h 46' 45”, e terminato pure il post. Forse può sembrare un po' fuori tema con la corsa, ma scriverlo mi è servito per ripassare la storia e mi ha anche fatto riflettere su come molte persone siano affezionate al Gruppo di appartenenza, più di quanto possa apparire, mentre per altri la corsa può essere il modo per essere sereni per qualche istante, magari aiutando un amico a superare le sue difficoltà. Mi auguro che Mario trovi il bandolo della matassa per la prossima gara e che Elio, come dice lui stesso, riesca a “... ritrovare equilibrio per spiccare altri voli”.

Runners, siete avvisati: presto Aquila 63 tornerà a graffiare!

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