Giornata
limpida ma fredda quella di domenica 9 aprile. Per
fortuna la trasferta per la solita gara domenicale era ad un tiro di
schioppo da casa. In programma la 36a
edizione del “Giro dell'Isola”,
gara organizzata dal gruppo sportivo Podistica San Lorenzo, un gruppo
che partecipando attivamente a tutte le gare sa il fatto suo sul modo
di organizzarle.
Luogo
della manifestazione Bonate Sotto. Facile giungere sul luogo di
partenza: numerose frecce e solerti incaricati guidano i partecipanti
verso il ritrovo. Un ampio e comodo parcheggio ci attende. Il fatto
di avere un'ampia
zona dove parcheggiare, ma soprattutto sapere che il parcheggio sarà
sorvegliato a vista per non trovare spiacevoli sorprese al termine,
giustifica la relativa distanza dal luogo di partenza. Meglio così:
avremo già fatto il riscaldamento. Anche se non si tratta di una
gara competitiva, una lunga coda per l'acquisto del biglietto di
partecipazione rende vano il riscaldamento già effettuato. Le operazioni di iscrizione oggi sono pure rallentata dalla inesperienza degli addetti, tutti giovanissimi, ma con alle loro spalle addetti della FIASP che li sorvegliano e li aiutano. Buon segno: vuol dire che nella podistica San Lorenzo ci sono nuove leve pronte a continuare la strada fin qui tracciata, cosa che non avviene in moltissimi gruppi podistici, almeno qui da noi, il che significa l'abbandono o quantomeno un ridimensionamento di molte gare che hanno fatto la storia podistica della Bergamasca. Un punto di merito alla Podistica.
La
giornata fredda è stata subito riscaldata dalla buona notizia della
presenza “ai nastri di partenza” di Ferdinando. Infatti,
nonostante avesse solennemente affermato di “Stare
tranquillo ed a riposo fino alla risoluzione dei problemi ...”,
eccolo oggi con le scarpette ai piedi ed il XXX al polso.
Naturalmente appena partiti lui è già un punto lontano
sull'orizzonte del Brembo. Anche oggi infatti la corsa si snoda per
la gran parte lungo la sponda destra del fiume, ed a un certo punto
si vede pure, sul
lato opposto del fiume,
il mitico parco Callioni. Anche oggi, nonostante si corresse lungo
l'argine del fiume, non sono mancate le salite, corte ed in alcuni
tratti ripide, ottima scusa per camminare e riprendere fiato. Lungo
il percorso segnalazioni chilometriche e, a detta di chi ha il XXX,
perfino giuste. L'ultimo terzo della gara si è svolto su strade
asfaltate e verso la fine mi sono preso pure lo sfizio di superare il
redivivo Ferdinando. Evabbè, so già che nella prossima gara mi darà
un
paio d'ore di distacco, se non approfitto ora dei sui problemi...
All'arrivo
un ristoro da cani... pardon, oltre al normale ristoro ed uno
riservato ai celiaci, vi era pure un ristoro per
cani. Acqua e crocchette per tutti gli amici che hanno voluto (?)
accompagnare i loro padroni nella camminata domenicale. Questa è una
novità molto apprezzata dai padroni, ma soprattutto dai cani che,
almeno questa volta, hanno visto premiata la loro fatica. A fine gara
vi era pure la possibilità di fare la doccia e/o di usufruire di un
servizio massaggi, cosa anche questa inusuale in una gara non
competitiva.
Lo
dicevo all'inizio: chi partecipa assiduamente alle varie
manifestazioni, sia competitive che non competitive, perché ama
questo sport, quando organizza offre ai partecipanti quello che
vorrebbe trovare partecipando ad una gara. 

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