
È abbastanza comune trovare lungo le strade italiane piccole cappelle e “santelle” dedicate ai vari santi; nei nostri pellegrinaggi ne abbiamo viste tantissime: da quelle in muratura finemente decorate a quelle in semplice pietra o mattoni.
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Fausto & Fausto in versione acquarello! |
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Piccolo segno, grande fede |
Sono sicuro che il pensiero di molti oggi, visto che siamo vicini al giorno dei morti, sarà andato ai propri cari che non ci sono più, proprio per la semplicità di quella costruzione.
Più avanti ecco una cappella più grande, dedicata a San Martino, certo molto più bella da vedere... forse in pochi hanno notato la precedente, ma comune era lo spirito che ha reso possibile la loro edificazione.
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Cappella dedicata a San Martino |
Il percorso di oggi si snodava nella piatta campagna bergamasca tra le cascine (beh, ecco il perché del nome della gara!), che una volta si potevano considerare dei piccoli borghi, dove vivevano numerose famiglie, ma che oggi sono in gran parte disabitate. Rimane invariata la tradizione agricola della zona, anche se è cambiata profondamente la produzione. Si è passati dall’allevamento e quindi da una produzione prevalente legata a questo settore ad una produzione agricola più “industriale”:le numerose serre infatti producono la maggior parte dell’insalata che troviamo nei nostri supermercati... tagliata, lavata e confezionata!
Come annotazione finale segnalo che l’edizione di oggi ha ottenuto il record di partecipanti, secondo l’organizzazione erano ben 1750 gli atleti che hanno preso parte alla non competitiva. L’alto numero raggiunto è senz’altro stato favorito dall’organizzazione che offriva ben 4 percorsi (8,11,15 e 19 km ) e... dalla bella giornata di sole.
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Cascina bergamasca (notare la Chisetta inserita nel complesso) |
© Foto Fausto Dellapiana 2103
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