Ora siamo nella situazione che io credo sia la peggiore: le
ore prima della partenza. 
Se fino a ieri tutto poteva sembrare semplice e
curato nei minimi dettagli, ora sopravvengono i primi dubbi, dubbi che credo
siano comuni a molti e che ci fa vivere a pieno la nostra umanità: non siamo
macchine programmate per fare un determinato lavoro.
Siamo in una specie di terra di mezzo: pronti per partire,
ma non ancora partiti; pronti per camminare, ma non ancora in cammino. 
Il
pensiero, o i pensieri, si accavallano negli ultimi momenti prima della
partenza, pensieri che creano dubbi (Avremo “preso” le cose giuste?) e dubbi
che creano pensieri (Che tempo troveremo sul cammino? Troveremo un posto per la
notte?). 
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| ... ecco il nostro cammino | 
Quello che sicuramente ci rassicura è la convinzione che
procederemo uniti nel “cammino”, interpretando il cammino stesso come una
metafora della vita, che, come tutti sanno, riserva momenti difficili e momenti
gioiosi, momenti tristi e momenti allegri...
Ultreya e suseya


e vai...
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