Ore 11.00 del 6 gennaio. Mi sembra già si sentire
i commenti di molti atleti che ancora sudati stanno osservando e
valutando i dati che via via scorrono sul display dei loro orologi
dotati di GPS. Il primo commento, al di là della prestazioni
cronometrica ottenuta, riguarda (come sempre...) la distanza della
gara: difficilmente ci si trova d'accordo e questo è comprensibile.
Dipende non solo dalla taratura del proprio dispositivo, ma anche
dalle traiettorie tenute in gara. Nella “Mezza sul Brembo”
però la curiosità sulla distanza effettiva corsa ha un suo
fondamento: la partenza è stata arretrata di circa 170 metri e senza
nessuna variazione sul percorso; il traguardo è sempre nella stessa
posizione, quindi raffrontando i valori con l'anno precedente si
dovrebbe notare una differenza. A cosa è dovuto questo sfasamento?
Gli scorsi anni si è sempre misurato il percorso con rotella metrica
e negli anni la distanza era pressoché identica.
Pierluigi Omodeo Zorini giudice misuratore qualifica IAAF grado A con bici e inseparabile quaderno |
La misurazione era
fatta seguendo la corsia della strada nel senso di marcia. Quest'anno
la misurazione è stata fatta da un giudice con bicicletta dotata di
misuratore (*), non un giudice misuratore qualunque, ma da Pier
Luigi Omodeo Zorini, giudice misuratore che ha la qualifica IAAF
di grado A, quindi è abilitato a misurare percorsi di gare valide
per le Olimpiadi e per i Mondiali; quindi nessuno può dire che la
mezza maratona da noi organizzata ha una misura diversa da i canonici
21.097 metri. Ma perché questo sfasamento rispetto agli anni scorsi?
Questo è dovuto ai criteri seguiti nel tracciare la corretta
traiettoria di corsa, seguendo:
“..il percorso di una corsa su
strada è definito dalla via più corta possibile che un corridore
può percorrere senza essere squalificato” ...
“La vostra
traiettoria di misura deve essere la più corta possibile (shortest
possible route – SPR)” ...
“I corridori possono girare al
massimo per prendere gli angoli ma non tentate di misurare quello che
pensate loro faranno.”
“La traiettoria che dovreste cercare di
seguire deve passare 30 cm dall’orlo del marciapiede o altro limite
solido alla superficie di corsa”.
(alcuni stralci del regolamento).
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Questi sono solo
alcuni dei criteri adottati per misurare il tracciato di una gara.
Salta subito all'occhio che mantenere in corsa la traiettoria
definita in fase di misurazione del percorso è praticamente
impossibile; forse solo chi corre in posizione di testa ed in
solitaria può cercare di
percorrerla. Chi segue in
gruppo non sempre si troverà nella giusta posizione nelle curve per
correre seguendo la linea ideale. Ma questi sono i criteri ed a
questi ci siamo attenuti. Corro da molto e so che in tutte le gare ci
sono contestazioni sulla lunghezza, ma se una volta questa era legata
più ad una sensazione che ad una effettiva certezza, oggi con gli
strumenti messi a disposizione dalla tecnologia si può ottenere un
dato più oggettivo. Per questo motivo mi piacerebbe elaborare alcuni
dati statistici in relazione alla distanza della nostra gara. Come?
Con il vostro aiuto! Chi meglio dei partecipanti può fornire questo
dato? Come fare? Semplice inviandomi i dati rilevati dai vostri
orologi GPS a fine gara. Sicuramente la statistica non avrà un
valore scientifico, ma servirà a fornire dei dati “reali” sulla
misurazione. Se questo venisse fatto in un numero adeguato di gare,
considerando che vengono adottati sistemi “rigidi” di
misurazione, si potrebbe ottenere una media di scostamento tra
distanza ufficiale della
gara e distanza
reale percorsa. Ho fatto
ricerche in Internet e non ho trovato nessun riferimento a questo …
solo lamentele. Io, anzi noi Runners Bergamo, vorremmo trasformare
queste lamentele in opportunità, grazie soprattutto al Vostro aiuto.
Per il costo di
iscrizione alla gara non preoccupatevi: anche se più lunga rispetto
agli scorsi anni, il prezzo rimane invariato!
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(*)
Il Jones Counter
è uno strumento installato sulla ruota anteriore di una bicicletta
per contare i giri della ruota stessa. Venne inventato nel 1971 da
Alan Jones per misurare la lunghezza di corse podistiche su strada.
Ha un'attrezzatura che muove un contatore meccanico digitale. In base
al metodo utilizzato, un numero corrisponde tipicamente ad un
ventesimo di giro di ruota. Questo fornisce una precisione di circa
10 centimetri nella distanza misurata, sebbene la precisione
effettiva sia naturalmente leggermente inferiore per l'effetto di
altri fattori, come la corretta calibrazione dello strumento stesso.
Se volete
maggiori dettagli sui criteri di misurazione: cliccate
qui!
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