martedì 1 luglio 2014

La corsa dei 100 giorni: dati al 30° giorno, passate le colonne d'Ercole

Le colonne d'Ercole rappresentavano per gli antichi il limite estremo del mondo conosciuto, limite al di là del quale non era più possibile ritornare sui propri passi, perché pericolo e ignoto spingevano verso la fine del mondo. A questo limite geografico, ai giorni nostri, si è affiancato il concetto di limite della conoscenza, limite oltre il quale l'uomo cerca di ampliare i propri orizzonti, di soddisfare i suoi bisogni o molto più semplicemente di trovare un proprio limite. In questa ultima prospettiva si inserisce Lucio, che con la sua impresa cerca di navigare in un mare a lui sconosciuto, “oltre l'ultramaratona”.
Eh, sì: il mondo dell'ultramaratona estrema (se vogliamo) non è un mondo sconosciuto all'atleta bergamasco. Basta sfogliare le statistiche IUTA
dell'ultramaratona pubblicate sul sito ufficiale della Associazione Italiana Ultramaratona & trail (vedi) ed suo nome compare ben 9 volte su 43, pari al 20,93% … insomma un record (o miglior prestazione) su cinque è in suo possesso!
Il suo limite delle colonne d'Ercole, quindi, è rappresentato da quelle distanze e da quelle sequenze temporali. Correre entro quei limiti non presenta quindi più nessun lato oscuro, quasi tutte le situazioni negative possono essere previste, e prevedere in anticipo le situazioni negative, fisiche o mentali, aiuta molto a superarle.
Ho corso molto con Lucio e verso il ventesimo giorno di corsa mi confidava che il difficile era per lui trovare un giusto equilibrio nella corsa o meglio nel gestire la sua corsa: avrebbe voluto correre più chilometri, per recuperare, cosa a lui certo possibile, ma fino a che punto avrebbero retto fisico e testa? Un giusto compromesso sarebbe stato correre circa 200 giri di pista (un'ottantina di chilometri).
“Leggendo” i numeri (ora sto correndo con i miei nipotini...) vedo che la sua corsa ha raggiunto questo equilibrio e sono sicuro che anche la “testa” sta riposando, allontanando la paura dell'ignoto che si affronta solcando l'oceano Oltre l'Ultramaratona!

Quindi: “Nuota, uomo, nuota!

Nel grafico 1 la ripartizione della giornata tra “corsa” (Linea blu) e “riposo” (Linea rossa).
 
 

Alcune precisazione sui dati esposti. Nel calcolare il tempo del giro pista, in caso di ripartenza, viene assegnato lo stesso tempo del giro successivo, in quanto non è possibile conoscere il tempo effettivo del giro. Nel giro "a cavallo” del cambio giorno (ore 12.00/24.00) vengono sommati al tempo del primo giro i secondi tra la fine dell'ultimo giro e le 12.00 (o 24.00).

 
Nel grafico 2 viene indicata la distanza chilometrica percorsa ogni giorno giornaliera; la linea verde rappresenta la linea di tendenza logaritmica (con relativa formula – f(x) - ). da ultimo la linea blu tratteggiata è la media dei chilometri/giorno


Le linee di tendenza vengono utilizzate per la visualizzazione grafica delle tendenze dei dati e per l'analisi di problemi di previsione. Questo tipo di analisi è anche noto come analisi di regressione (*) Utilizzando l'analisi di regressione, per prevedere valori futuri è possibile estendere una linea di tendenza in un grafico oltre i dati effettivi.
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(*) Tipo di analisi statistica utilizzata per le previsioni. L'analisi della regressione stima i rapporti tra le variabili in modo che sia possibile valutare l'andamento di una determinata variabile in funzione delle altre.

Infine nella tabella sono indicati i principali dati: chilometri giornalieri, totale chilometri, media giornaliera, media generale. Dati che non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni. Nella colonna “proiezione finale” viene indicata la distanza che “teoricamente” si potrebbe raggiungere se si tenesse la media generale fino ad ora raggiunta... ma questo dato è solo un gioco e, come detto, del tutto teorico.
 
Fonte dati "MySDAM" elaborazione dati Fausto Dellapiana
 

lacorsadei100giorni.it
 
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