domenica 20 luglio 2014

I giudici FIDAL? Forse a prendere acqua!

Ieri sera si è corsa a Camignone la decima edizione della “Quattro passi in Franciacorta” sulla classica distanza dei 21.097 metri. Inizio subito nell'elencare le cose negative, naturalmente questo è mio giudizio personale e come tale deve essere preso. Insomma: “Via il dente e via i dolore”. Già dal titolo del post si possono evincere quali saranno gli argomenti della mie “lagnanze”. Ieri è stata una tipica giornata estiva: temperature alte ed alta umidità; correre con quel clima è difficoltoso, ma se al clima si aggiunge anche la mancanza di acqua, o meglio la difficoltà di prenderla ai ristori, la corsa diventa ancor più difficoltosa. Ieri abbiamo assistito ad una, diciamo così, “forte” disorganizzazione dei ristori, letteralmente presi d'assalto dai concorrenti.
Non so cosa sia successo per gli atleti nelle prime posizioni, ma per quelli dell'ultimo terzo, non c'erano più bicchierini, le bottiglie erano tutte da 1,5 litri
per cui non si potevano prendere e portare con sé. Gli addetti ai ristori facevano del loro meglio per far dissetare i concorrenti... ma questi rimanevano quasi a bocca asciutta! Meno male che verso la fine della gara preziose fontanelle provvedevano a riparare le manchevolezze dell'organizzazione. E che c'entrano i giudici FIDAL? Presto detto. Lo scorso anno un atleta della mia società era stato tolto dalla classifica finale di una gara perché correva senza indossare maglietta o canottiera (vedi), mentre ieri molti erano gli atleti (che correvano per la gara competitiva) che NON indossavano canottiera o maglietta e molti altri correvano con le cuffiette. Se vietare la cuffiette sembra sia una decisione autonoma dei giudici di ogni gara, correre a torso nudo è una regola inderogabile! La mia domanda dunque è questa: “Perché non sono stati tolti dall'ordine di arrivo della gara?” (consultabile dal sito dell'organizzazione – vedi -) oppure, se quella
...per me è ancora un po' presto!
indicata è solo l'ordine d'arrivo e non la classifica, chiedo: “Dove posso trovare la classifica ufficiale?”. Come si dice in questi casi … rimango in fiduciosa attesa.

Bene, tolti i sassolini dalle scarpe, veniamo alla gara. Organizzazione perfetta nella consegna dei pettorali di gara e nella consegna borse, dove ho visto un metodo nuovo di ritiro: non si utilizzava il numero di gara, ma un numero progressivo (che veniva riportato sul pettorale). Questa soluzione consentiva agli addetti di velocizzare le operazioni. Percorso molto bello, immerso nel verde delle coltivazioni di mais e tra filari di viti dalle quali si produce l'ottimo e pregiato vino della Franciacorta. Una efficiente consegna dei pettorali ed un percorso ben disegnato possono essere patrimonio comune di molte gare,; quello che fa la differenza è il fatto che nel pacco gara vi era un volantino che non solo ringraziava l'atleta per la partecipazione alla gara, ma forniva un indirizzo di posta elettronica per “... condividere le tue impressioni della gara con noi ...” (a questo indirizzo manderò il link a questo post). Nello stesso volantino vi era l'informazione che 1 euro della quota di iscrizione sarebbe stato destinato ad una associazione di volontariato operante per il terzo mondo. Credo che sia un esempio da seguire e che meriti attenzione.
BlackSheepRunnigTeam: "lo Zio", "Sir Marathon" & "Pacemaker Ferdy"
 
La gara delle “pecore Nere”, presenti oggi al gran completo, ha visto un'inedita classifica: primo lo “Zio”, secondo “Sir Marathon” e, inaspettatamente in ultima posizione, “Pacemaker Ferdy”. Vista la mattinata passata in piscina, vuoi vedere che le voci che lo danno in passaggio verso le gare di triathlon sono vere...?


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