martedì 19 novembre 2024

Tre secondi

Mese di novembre: come da tradizione, cadono le foglie per la stagione e si corre la Maratona di Verona (Eurospin Verona Run Marathon) per “convinzione”! È in occasione di questa gara che ho convinto Angelo e Tia ad abbandonare le remore e a buttarsi nel correre la maratona. Qui anni fa debuttarono, ma quest'anno, purtroppo, anche se convinti, sono fermi ai box per motivi tecnici. Valido sostituto il “mezzo maratoneta” Piro, che in ogni caso ha espresso più che il desiderio l'augurio per l'anno prossimo di essere tutti presenti, o meglio partecipanti alla maratona. Come non associarmi a questo augurio? In ballo c'èla scommessa, mai eliminata, di una serata in pizzeria; salderà il conto per tutti l'ultimo arrivato tra … Piro & Tia. Come lo scorso anno, il tracciato della gara prevede la partenza dalla zona decentrata dello stadio, ottima location che offre il vantaggio di ampi parcheggi e di un palazzetto dello sport utilizzato sia come segreteria per la consegna dei pettorali di gara sia come spogliatoio e come Expo.
Accediamo al palazzetto alle sette del mattino; la nostra idea era quella di visitare con tutta calma i vari stand dopo aver ritirato il pettorale. Con nostra grande delusione ci accorgiamo che quasi tutti gli stand sono tristemente deserti. Evabbè, vuol dire che abbiamo più tempo per prepararci in tutta tranquillità, anche se mi sembra una mancanza di rispetto nei confronti dei molti atleti presenti. Come sempre, ottima l'organizzazione pre gara: nessun problema nella consegna delle sacche con i ricambi e nell'entrare nelle griglie di partenza con atleti sia della maratona che della mezza. Partenza suddivisa in quattro momenti. La mia era l'ultima “wave”, come detto dallo speaker; per dirla in maniera più corretta in italiano, ultima onda, come comunicato dall'annunciatore. Partendo nelle ultime posizioni pensavo di fare una corsa quasi in solitaria fin dall'inizio, ma così non è stato. Fino al quinto chilometro, come direbbe Frate Antonino da Scasazzadecinaia e decinaia di atleti mi superavano”. Percorso rinnovato lo scorso anno, ma che dal nono chilometro circa riprende il percorso classico di molte edizioni, con il passaggio sul fiume Adige e quindi a fianco dello stesso per quasi tutto il restante percorso della mezza maratona. Ora il fiume Adige scorre calmo ed infonde un senso di serenità; ben diverse sensazioni saranno state quelle provate dagli abitanti spagnoli lungo le sponde del fiume Turia, che ha seminato distruzione e morte. Lo sport accomuna ed è per questo che alla consegna del pettorale di gara ci è stato consegnato anche un adesivo a forma di cuore da applicare sulla maglietta o sul pettorale con la scritta “I Run for Valencia”. 


Strano destino alla maratona di Verona. Era il 2015 ed anche allora l'organizzazione forniva un cuore con la scritta “Correre a Parigi”. In quel caso si voleva ricordare la strage del Bataclan. Per mia fortuna i tristi pensieri mi sono stati tolti dall'incontro di alcuni miei compagni di squadra, i Runners Bergamo. Infatti al giro di boa dell'undicesimo chilometro li vedo; sono solo un centinaio di metri più indietro e, complice pure il tratto in leggera salita, dopo poco siamo tutti assieme. Li conosco solo di vista, anche se Stefania mi ricorda che abbiamo fatto in compagnia l'ultimo tratto della Maratona di Milano. Per fortuna non hanno velleità di classifica: Beate è alla sua seconda esperienza nella mezza e sta abbassando il suo tempo di vari minuti; Stefania, anche se dice di non essere allenata (mai fidarsi dei podisti … sono un po' come i pescatori), ha un buon passo. Diego è qui in veste di allenatore in corsa, che non solo le segue ma dà loro consigli; per lui la gara sarà domenica, ora è solo un allenamento. Per vari chilometri la mia corsa sarà fatta in loro compagnia e, anche se chiacchieriamo, alla fine saranno questi i miei chilometri più veloci. Ventesimo chilometro, le nostre strade si dividono; loro sono alla fine della loro fatica, io solo alla metà per raggiungere la meta finale. La giornata ora vira al bello ed il grigiore lascia lo spazio ad un pallido sole. 
Da ora alla fine la mia sarà veramente una corsa solitaria, ma questo non è per me un problema. A rendere meno monotoni alcuni tratti del percorso due fattori. Il primo è vedere gli atleti più veloci, che corrono in senso contrario al nostro senso di marcia, che stanno completando la loro gara. Qui noto che i vari “pacemaker” hanno diversi atleti in loro compagnia; cerco di scorgere qualche volto amico e incontrandolo gli porgo il “cinque”, beh solo un paio. Il secondo motivo di distrazione è il passaggio all'interno della caserma Duca, tra il 36° e 37° chilometro. Gli atleti sono “scortati” dai volontari dell'85° reggimento che li incitano a gran voce. Si riattraversa il fiume Adige: buon segno, vuol dire che il traguardo è vicino. Mancano poche centinaia di metri e mi sento chiamare: è il Piro che ha terminato la sua gara. L'Arena di Verona anche quest'anno farà da cornice agli ultimi metri della maratona: arrivato! Tempo? Una precisazione: so perfettamente che vince la maratona non chi impiega meno tempo nel percorrere 42195 metri, ma chi taglia per primo il traguardo, quindi il tempo reale non è quello ufficiale e così ho sempre calcolato i tempi finali delle mia gare. Ma si sa che ad ogni regola c'è spesso una eccezione; in questo caso la applico al mio tempo odierno, che sarà quello reale e non quello ufficiale: 4h 59' 57” … tre secondi meno di cinque ore!

A propositi di classifiche, ordini di arrivo, regolamenti vari, vorrei segnalare alcune “anomalie” che ho riscontrato nelle classifiche di questa gara. Correttamente (secondo le normative FIDAL) nella classifica della maratona gli atleti stranieri (470), pur essendo inseriti nella stessa, non hanno una “posizione”; nello stesso tempo sono inseriti in classifica con la sigla “DSQ” (squalificati) 57 atleti, mentre 25 atleti non hanno terminato la gara (“DNF”). Di conseguenza sono 1507 gli atleti regolari, su di un totale di 2059 atleti inseriti. Risulta quindi, per me, incomprensibile che la classifica della mezza maratona riporti come regolarmente arrivati 3726 atleti, comprensivi quindi anche degli atleti stranieri, 12 atleti “DSQ” e 22 “DNF”. Totale inserito quindi 3760. Per completezza dell'informazione, faccio presente che la Family run ha registrato 1749 atleti partenti. (n.d.a 7569 atleti partecipanti alla Eurospin Verona Run Marathon 42K - 21K - FAMILY RUN)

Dalla lettura delle classifiche si evince anche che sono inseriti 12 atleti della mezza maratona e 4 della maratona giunti oltre il tempo massimo. A questo punto mi sorge una domanda: è corretto l'inserimento di questi atleti? Se la risposta è positiva, qualche giudice FIDAL saprebbe spiegarmi come mai non sono stati inseriti in classifica gli atleti giunti oltre il tempo massimo alla “10 miglia del castello”? - vedi classifica - Io ero uno di questi atleti e inoltre non risultiamo neppure con la sigla “DSQ” o “DNF”, insomma siamo stati considerati … fantasmi.

 Fantasmi fiduciosi però … di ricevere una risposta in merito ai quesiti.

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