Spiego subito il titolo
del post, che evidenzia, a mio giudizio, una grave pecca
nell'organizzazione di una gara che ha tutte le caratteristiche della
perfezione. Sul percorso si incontrano tre gallerie, non proprio dei
sottopassi, ma lunghe gallerie. Ci si aspetterebbe che le gallerie,
percorse oggi da un nutrito numero di podisti, e non da auto, fossero
illuminate. Oggi questo non è successo: una galleria era
completamente al buio, mentre la seconda era illuminata solo nella
seconda metà.
Non so se la mancata illuminazione sia dovuta a dei
guasti improvvisi, ma in ogni caso l'organizzazione avrebbe dovuto
garantire l'illuminazione sufficiente per correre in sicurezza. In
realtà alcuni tratti, molto esigui, erano illuminati dai fari di
alcune auto. Sono sicuro che il prossimo anno questo inconveniente
sarà superato. Spiace segnalare questo, anche per l'accoglienza che
mi ha riservato Gianni Poli. Appena mi ha visto, mi ha apostrofato
con le parole: “Ecco il mio amico bergamasco...”. E,
vabbè, Gianni, per il resto tutto bene, a cominciare dalla
possibilità non solo di stare al coperto in una spaziosa palestra,
ma anche di poter usufruire di una piccola colazione a base di tè,
torta e biscotti, ancor più gradita in quanto i bar vicini alla
palestra erano chiusi. Consegna dei pettorali rapida e questo non
solo per la solerzia degli addetti, ma anche per la correttezza degli
atleti che non si sono ammassati ma si sono disposti in file
ordinate; sembravano tanti “inglesi”. Rapida pure la consegna
delle borse.
Alla partenza ci è stata data la possibilità di scattare una foto di gruppo sotto l'arco di partenza, cosa non sempre è possibile, ma quale miglior pubblicità per una gara dell'avere la foto di un gruppo numeroso schierato al via? All'arrivo veniva consegnato un sacchetto con un piccolo ristoro personale. Ecco un modo semplice e sicuro perché tutti abbiano la possibilità di ristorarsi, cosa che non sempre è possibile per gli ultimi arrivati, e questo non tanto per le carenze dell'organizzazione, ma per la presenza di atleti che in certe occasioni fanno scorte … per la settimana. Nel mezzo la gara si è svolta, a parte il problema già segnalato, in modo pressoché perfetto: chiusura totale del traffico (beh, non poteva essere diversamente) ed anche il poco pubblico ha accolto calorosamente gli atleti. Tempo clemente, solo qualche goccia di pioggia ha tentato di rovinare la festa ai 3.300 atleti, ma tutto sommato, rispetto alle previsioni, possiamo dire che siamo stati fortunati.
Alla partenza ci è stata data la possibilità di scattare una foto di gruppo sotto l'arco di partenza, cosa non sempre è possibile, ma quale miglior pubblicità per una gara dell'avere la foto di un gruppo numeroso schierato al via? All'arrivo veniva consegnato un sacchetto con un piccolo ristoro personale. Ecco un modo semplice e sicuro perché tutti abbiano la possibilità di ristorarsi, cosa che non sempre è possibile per gli ultimi arrivati, e questo non tanto per le carenze dell'organizzazione, ma per la presenza di atleti che in certe occasioni fanno scorte … per la settimana. Nel mezzo la gara si è svolta, a parte il problema già segnalato, in modo pressoché perfetto: chiusura totale del traffico (beh, non poteva essere diversamente) ed anche il poco pubblico ha accolto calorosamente gli atleti. Tempo clemente, solo qualche goccia di pioggia ha tentato di rovinare la festa ai 3.300 atleti, ma tutto sommato, rispetto alle previsioni, possiamo dire che siamo stati fortunati.
Se l'organizzazione
della gara è stata buona, impeccabile quella offerta ai Runners
Bergamo: consegna dei pettorali personalizzata, eliminando quindi la
coda per il ritiro dei pettorali. Se alla partenza Virgilio, Renato e
Angelo hanno fatto da segretari, all'arrivo il buon Giancarlo ha
fatto da vivandiere. Non solo panini e bibite, ma anche un riparo
sotto il quale sostare per ripararsi da un improvviso acquazzone. Che
volere di più?
La numerosa
partecipazione di atleti Runners Bergamo ha permesso alla società di
vincere la speciale classifica; secondi si sono classificati gli
amici del Brescia Marathon. Sarà di certo contento “il Mister”,
che sembra fosse rimasto deluso del risultato di società alla
maratona di Brescia e sarà di buon auspicio per il “Predicatore
Ro”, in vista dei prossimi appuntamenti delle Ultra.
“Go, Runners. GO!”
Mi rimane solo un
dubbio: perché dire che il percorso è di 26 chilometri, quando in
realtà è di 25,250 chilometri? Ma per chiarire questo dubbio avrò
tempo un anno...
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