sabato 25 aprile 2015

25 aprile: ricordando...

25 aprile 1945: da allora sono passati 70 anni in cui abbiamo potuto godere della libertà. Libertà ottenuta anche per l'estremo sacrificio di molti che hanno dato la vita per questo bene supremo. Nel nostro camminare lungo strade, sentieri, o semplicemente visitando città ci siamo spesso imbattuti in lapidi che commemorano questi persone: giovani, vecchi, uomini, donne, operai, intellettuali... si può dire che questi lapidi ci hanno fatto rivivere più di una volta quello spirito che molti ricordano solo il 25 aprile.
Forse non hanno compiuto gesti eroici; molti hanno solo vissuto la loro normalità; per altri si è trattato solo di una sfortunata casualità, ma forse sono proprio questi i motivi per i quali io li considero eroi.


25 aprile:
alzabandiera a
Treviolo
Diverse le modalità della loro morte: alcuni sono morti con le armi in pugno combattendo; altri, una volta catturati, sono stati uccisi barbaramente: i più “fortunati” sono stati fucilati e la morte è giunta repentina; altri, impiccati, hanno visto la vita abbandonarli piani piano. Anche mio papà, in quegli anni lontani, ha preso parte alla resistenza e per questo oggi è ancora più importante, per me, ricordare questa data.
Come gli scorsi anni, abbiamo approfittato della giornata festiva per camminare. La giornata con clima incerto ci ha consigliato di restare vicino a casa. Dopo aver assistito alla commemorazione del 25 nel nostro Comune, abbiamo proseguito per Dalmine, dove abbiamo incrociato alcune vie che ricordano la giornata odierna. Nulla di particolare, ma anche questo ha contribuito a mantenere vivo il senso della camminata.

 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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