Era
da molto tempo che il gregge delle Pecore Nere, il più pacifico tra
i gruppi che ogni domenica si dedicano alla corsa, non si ritrovava
unito. Occasione per la riunione del gruppo è stata, lunedì 17
u.s., la camminata non competitiva che si è disputata a Bergamo,
denominata “Destinazione Kenia”, organizzata dall'Oratorio di San Colombano in Valtesse, che vedeva
Dario, il “Mao”, in veste di organizzatore. Eh, sì, Dario è
ancora fermo ai Box per i postumi dell'operazione di quasi un anno
fa. Beh, forse fermo non lo è tanto, infatti ha già deciso che
parteciperà alle prossime gare del “Fosso Bergamasco”. Qualcuno
potrà obiettare che in fondo si tratta di gare la cui lunghezza è
solo di 7/8 chilometri. Ma... sarà, ma per uno che “... non si
allena, con problemi alle gambe …” e con qualche anno pure
più di me, terminare una mezza con un tempo di poco superiore alla
due ore non mi sembra certo un tempo da buttare via. L'altra pecora
nera con problemi, Ferdinando, “The Pacemaker”, ha corso tutti i
21 chilometri per vedere se sarà in grado di correre una mezza
maratona in Irlanda.
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"Pecore Nere"
Sir Marathon, Lo Zio, The PeaceMaker & Mao |
Uhmm, visto il tempo finale, ma soprattutto la
condizione con cui ha tagliato il traguardo, sono sicuro che la
distanza che porterà a termine in Irlanda sarà il doppio di una
mezza. La terza pecorella, Fausto, “Lo Zio”, lamentava dolori
alle ginocchia, ma appena la strada iniziava a salire diventava un
puntino sempre più piccolo fino a scomparire. Infine io, “Sir
Marathon”, che da un mese ha deciso di non sentire ma soprattutto
di non dire più i propri acciacchi, quindi l'unico in perfetta
salute... sono giunto per ultimo sul traguardo. Evabbè, tutto nella
normalità. Un augurio che tutti gli acciacchi siamo presto un
lontano ricordo per il Gregge delle Pecore Nere. Che la sfida,
lanciata dal “Mao” allo “Zio”, possa presto avere inizio, se
non al Fosso in una prossima maratona!
Un
breve accenno alla gara. Anche in questa corsa, soprattutto sulla
lunga distanza, mi è sembrato che il numero dei partecipanti fosse
piuttosto limitato e francamente non mi so spiegare questo fatto.
Forse in questa gara la già conosciuta difficoltà di parcheggiare
l'auto ha sconsigliato la partecipazione. Avrà di certo influito
anche la modalità di iscrizione, che nelle gare IVV provoca una coda
per acquistare il biglietto. Il percorso disegnato da Dario, e per
questo esente da tratti in pianura, dove città Alta e le colline
adiacenti hanno fatto da degno corollario alla corsa, alla fine è
risultato gradevole.
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