Ieri la gara è stata
anche più difficile, a causa della pioggia che cadeva copiosa, non
solo per gli atleti ma anche per tutto il personale sul percorso. In
modo particolare credo che abbia sofferto il freddo, come e più
degli atleti, il personale di alcuni ristori, in quanto non era stata
prevista alcuna copertura... beh, almeno si riempivano prima i
bicchieri d'acqua!
Percorso classico, non
più partenza dall'outlet di Fidenza, ma ritorno alla partenza
originaria di Salsomaggiore, che offre non solo il vantaggio di una
partenza in discesa, ma anche la possibilità di ammirare alcune
caratteristiche della bella cittadina. Prima della partenza invasione
da parte dei Runners Bergamo di un bar gestito da cinesi che si sono
dimostrati particolarmente gentili: non solo ci hanno permesso di
utilizzare l'ampia sala sul retro del locale, provvista di sedie e
tavolini, per un rapido ristoro, ma anche per cambiarci e per questo
hanno pure acceso il riscaldamento. Mi spiace solo di non ricordare
il nome del bar. Partenza sotto la pioggia, che sarà nostra (mia)
compagna fin quasi alla fine della maratona; per fortuna temperatura
non troppo rigida. Pensavo di dover correre la gara in solitaria, e
questo mi avrebbe fatto pensare ai vari acciacchi, ma per fortuna ho
approfittato della “sfortuna” di Lino “Il pellegrino”, che,
in previsione della maratona che correrà domenica, non vuole
aggravare la situazione del suo tallone ed ha deciso di correre la
mezza ad un ritmo blando. Ecco quindi
l'occasione per correre
(lentamente!) e scambiare quattro chiacchiere. Scopro che Lino ha
fatto diversi pellegrinaggi verso Santiago e quindi ci scambiamo
consigli ed impressioni su questi percorsi. Lui ha percorso la strada
al contrario, nel senso che sono molti gli atleti che diventano
pellegrini, ma pochi i pellegrini che diventano atleti. Due modi di
camminare e/o di correre, ma che hanno in comune la condivisione
della fatica! Senza accorgermi sono alla mezza. Un saluto: da qui
alla fine sarò solo. Solo con la pioggia! Eccomi per la
diciassettesima volta al traguardo. Il polpaccio, che fino ad allora
si era lamentato, sa che domani le esperte mani di Stefano lo
metteranno a posto; la schiena saprà riprendersi con un lungo sonno
ristoratore.
"Pecore nere" |
Tutto finito dunque?
No, non ancora. Un'ultima prova: ora è lo stomaco che deve lavorare.
La ditta “Nicola & Marco” o se volete “L'alpino & il
Mister” ha preparato un piccolo (?) ristoro e “Non si parte
finché tutto non è finito!”, meno male che non rispetteranno
questa affermazione. Ecco un vantaggio di essere un gruppo, no, no,
non il ristoro, ma la possibilità di condividere i momenti
successivi alla corsa. Si festeggia per un record ottenuto, per la
buona prestazione di qualche atleta o più semplicemente si condivide
la piccola gioia di aver portato a termine la gara. Qui non ci sono
vincitori o vinti, ma un gruppo di amici che condivide la stessa
passione e la stessa fatica.
Da ultimo vorrei
segnalare l'impegno profuso dal nuovo entrato nel direttivo,
Ferdinando, che con “notevole ed encomiabile senso del dovere” ha
baciato, donando una rosa, tutte le ragazze presenti alla trasferta.
L'idea di consegnare un omaggio floreale è stata della già citata
ditta “Marco & Nicola” (sempre la stessa ditta, ma ho
invertito l'ordine per non far torto a nessuno), ma i vantaggi sono
stati tutti per il “Ferdi”!
Runners Bergamo, Runners della Bassa, Medi Run, Pecore Nere... etc. etc.. Amici, insomma! |
il bar era il Capolinea di Salsomaggiore :-) !
RispondiEliminaComplimenti ancora a tutti!!!