per le vie coperte
di neve di Città Alta in compagnia degli amici Runners.
Sì, amici, tutto
quello in grassetto è il titolo. Chi me lo ha consigliato? Arcangela
Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, sì,
insomma, Lina! Dal suo cognome completo capite subito il perché dei
titolo dei suoi film. Partecipare o non partecipare a questa
riunione/allenamento/ritrovo? Questo il mio dubbio. Secondo le regole
e le indicazioni della professoressa Mia Corr, titolare della
cattedra di “Studio fisioterapico del corpo in
movimento”, presso l'università di Yale
(USA), frutto di ricerche su 3.000 atleti (sia maschi che femmine),
durato cinque anni, correre dopo una gara è fortemente sconsigliato.
(Per saperne di più: “Not to run after the Race” di Mia
Corr, casa editrice Orion – Lingua inglese - disponibile su Amazon
libri ISBN-13: 948-1409183587).
Ma, si sa, le pecore,
quelle nere, non sono famose per stare nei ranghi, per cui eccomi
regolarmente al ritrovo presso il parcheggio dello stadio. Con grande
sorpresa noto un folto gruppo di atleti che si stanno preparando.
Come ovvio la maggioranza è composta da atleti RB, ma ci sono
rappresentanti di altri gruppi. Con particolare piacere noto la
presenza anche di tre amici del mio vecchio gruppo: Alfonso “il
vecchio”, Mario “piè veloce”, ed Ivano “il giovane”.
Sarebbe mia intenzione scambiare quattro chiacchiere con loro durante
la corsa, ma non sarà possibile: nonostante dicano di andare piano,
loro saranno sempre nel primo gruppo. Sarà per la prossima volta.
Il programma (vedi)
prevedeva il primo tratto di strada in salita e la fine in discesa;
inoltre si dava la possibilità a tutti di correre con il proprio
passo (beh, per la verità il primo gruppo ha corso sempre con il
freno tirato!). Ottima idea. Era una gioia per gli occhi vedere una
fila multicolore dispiegarsi lungo le Mura Venete; era un tormento
per le auto attendere il passaggio di tutti, ma se devo essere
sincero ho notato tolleranza da parte degli automobilisti ed
attenzione da parte dei corridori. Se tutti si comportano secondo le
regole non ci sono problemi, anzi molti automobilisti incitavano
questi “sfortunati” al freddo, mentre loro stavano tornando verso
il caldo tepore delle loro casa. Un piatto di pasta fumante li stava
attendendo! Il gruppo dei “forti” a tratti si fermava ed il
gruppo si ricompattava. Ecco lo spirito giusto di questi incontri:
stare assieme, conoscersi e, perché no, aiutarsi! Eccoci arrivati
alla “Cima Coppi” del nostro giro, ecco il punto in cui il gruppo
si divide. La maggioranza opta per il giro lungo, scendendo dalla
Panoramica; un gruppetto sceglie la via diretta per scendere, questo
farà si che sul finale ci sarà il ricongiungimento dei due gruppi.
Particolare piacere mi ha fatto poter correre
con Pietro, che ieri ha corso la sua più lunga distanza degli ultimi mesi. Bene, Pietro, questo è solo l'inizio, un buon inizio. Del nostro gruppo faceva pure parte la neonata Sabrina. Neonata? Eh, sì, se la vita comincia a 50 anni, lei ieri era appena nata! Auguri (ora un po' in ritardo) da parte di tutti noi. Verso la fine si sente in lontananza un nutrito belare. È il gregge di supporto delle “Pecore Nere”, schierato per sostenere i suoi beniamini.
con Pietro, che ieri ha corso la sua più lunga distanza degli ultimi mesi. Bene, Pietro, questo è solo l'inizio, un buon inizio. Del nostro gruppo faceva pure parte la neonata Sabrina. Neonata? Eh, sì, se la vita comincia a 50 anni, lei ieri era appena nata! Auguri (ora un po' in ritardo) da parte di tutti noi. Verso la fine si sente in lontananza un nutrito belare. È il gregge di supporto delle “Pecore Nere”, schierato per sostenere i suoi beniamini.
Vorrei ringraziare
tutti i partecipanti a questo nostro incontro ed in particolare
quelli che non fanno parte dei Runners Bergamo. Vi aspettiamo ancor
più numerosi alla prossima uscita.
Come? Quando? Dove?
Un attimo che ci
pensiamo, o meglio, un attimo che ci penseranno!
Termino questo post
ricordando che il gruppo era seguito, controllato e protetto dal
“cane pastore” (sua l'affermazione): Rosario, per cui
nessuno è stato abbandonato o lasciato solo lungo le buie,
solitarie, nevose strade della Città Vecchia.
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