Ieri si è corsa la 17a
edizione della Maratona di S. Antonio, con
la novità di un percorso completamente cambiato rispetto alle
precedenti edizioni. In verità il percorso aveva già subito negli
anni scorsi delle modifiche, diciamo parziali, in quanto il tracciato
era rimasto soprattutto nella parte finale invariato. Non più
partenza da Vedelago, ma partenza da Campodersago ed un tratto fatto
in senso inverso. Con queste modifiche si è pure introdotta la mezza
maratona. Quest'anno, per la maratona, partenza ed arrivo a Padova,
mentre per la mezza la partenza era fissata ad Abano Terme. Devo dire
che far partire la maratona dallo stadio Euganeo di Padova offre
senz'altro notevoli vantaggi, sia per l'organizzazione che per gli
atleti. Il vantaggio per
l'organizzazione sta nel
fatto di non dover predisporre servizi di
navetta per la zona di
partenza, con un considerevole risparmio
economico; per gli atleti questa soluzione offre il vantaggio di
posticipare di circa un'ora l'orario di arrivo e quindi... della
sveglia. Il nuovo percorso
offre un panorama diverso dalle precedenti edizioni, nelle quali la
pianura era l'assoluta dominatrice del panorama. Ieri si è viaggiato
per lunghi tratti ai piedi dei colli Euganei che, per fortuna nostra,
hanno fatto solo da cornice al passaggio degli atleti e non sono
diventati protagonisti della gara. Servizio gara come sempre
impeccabile: la Protezione Civile ha presidiato tutti gli incroci;
gli alpini si sono occupati come sempre dei ristori e degli spugnaggi
(uhmmm... solo tre, invece dei consueti sette!); alcuni ristori sono
stati assicurati da gruppi podistici locali. Forze di Polizia in un
inedito servizio: accompagnare gli atleti ritirati all'arrivo. Gran
lavoro per la Croce Rossa, infatti ci sono stati parecchi interventi
a sirene spiegate; spero si sia trattato di qualche leggero colpo di
calore o di un repentino calo di zuccheri. Un discorso a parte merita
il pubblico. Quest'anno ho riscontrato meno gente sul percorso, ma
molto “attiva”: sorrisi ed incitamenti per tutti. Credo che
questo fatto sia dovuto alla novità. Di sicuro il prossimo anno il
pubblico sarà maggiore. Unico neo, a mio giudizio, le persone
presenti ad Abano: sembrava quasi che il passaggio degli atleti, ma
soprattutto il blocco parziale di alcune vie, li infastidisse, perché
intralciavano per qualche minuto la loro passeggiata per l'aperitivo.
Magari sarà stata solo una mia sensazione... Ho corso parecchie volte la Maratona di Padova con qualche emozione dovuta a fatti di qualche giorno prima. Ho corso con il dolore nel cuore per la perdita qualche giorno prima della mamma di Rossana; in quell'occasione corsi con il vestito di Richetto (il discolo scolaro amico di Mago Zurlì), che mia suocera aveva confezionato per me e aveva terminato da poco. Gioa nel 2005, quando passai direttamente dal pranzo di nozze di Sara alla linea di partenza. Tristezza due anni fa, dopo gli attentati alla Maratona di Boston; in quell'occasione avevo sul pettorale di gara la foto delle giovani vittime. Indignazione quest'anno per i fatti che hanno portato alla morte di Giulio Regeni, in Egitto. Eccomi quindi correre con lo striscione giallo con la scritta nera...!
Anche
questa diciassettesima edizione della maratona di Padova è terminata
e per la diciassettesima volta ho tagliato il traguardo!
Appuntamento
all'anno prossimo: Padova, aspetta che arrivo, magari un po' più
piano, ma arrivo!
Sito WEB manifestazione
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Ordine di arrivo
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- Maratona S. Antonio 2016 -
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4h 28' 37"
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6
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617
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4h 26' 54"
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