Dopo molto tempo di assenza, rieccomi sulla linea di partenza di una marcia non competitiva, la “35a Sgambada d'autunno”; la mia ultima apparizione era stata qualche mese fa alla marcia di Leo. Tratto “comune” delle due manifestazione è che si disputano nel mio “Comune”, con tutti i vantaggi annessi. Sveglia più tardi, nessun problema per il parcheggio, perfetta conoscenza del territorio e, per non perdere l'abitudine, il percorso di entrambe le gare prevedeva il passaggio sul circuito delle Roncola. Che volere di più? Spiego subito il titolo del post e per farlo riprendo la definizione che si trova in rete della serie “Ai confini della realtà”: “Seppure considerata fantascientifica, la serie in realtà esplorò raramente i temi classici della fantascienza, focalizzandosi invece su storie incentrate sulle vite di normali persone che venivano radicalmente cambiate dall'incontro con l'"ignoto", con uno squarcio nella realtà che faceva diventare credibile anche l'impossibile.” Perché questo? Beh, il tempo, a Curnasco, sembra avere una diversa dimensione. Infatti passa molto, ma molto velocemente. Infatti qui gli anni durano pochi mesi. Mi spiego. La PRIMA edizione della sgambada è stata corsa nel 2016. Passano pochi anni (sette per la precisione) e si disputa la 35a edizione! Con questo criterio anche il tempo finale delle mie maratone assume tutto un altro significato! Altro fatto che mi ha sorpreso è stata la presenza al mio fianco nel secondo giro di un amico che da molto non vedevo: Gianni. Ho corso con lui tutto il secondo giro; ho parlato a lungo con lui ricordando le gare che abbiamo corso assieme, le camminate discorrendo piacevolmente sul Circuito della Roncola, ricordando il suo impegno nel gestire il ristoro della maratona sul Brembo. Mi ha confidato la sua tristezza per non poter più partecipare, in quanto la gara da anni non viene più corsa. Verso la fine della mia, della nostra corsa, mi sono accorto che sul marciapiede vi era una sola ombra: la mia! Ma com'è possibile? Non siamo forse in due? Solo allora mi accorgo che sono solo, che Gianni è presente, ma solo nella mia mente. Sarà pure una mia suggestione, ma sono certo che il secondo giro, pur essendo solo, … non ero solo! Questo forse è reso possibile dallo spazio temporale distorto che si verifica in certe situazioni e solo in certi luoghi: in questo caso è successo a Curnasco, dove gli anni diventano mesi, ma le amicizie restano, indipendentemente dalla presenza fisica dell'amico! “...con uno squarcio nella realtà che faceva diventare credibile anche l'impossibile.”.
La realtà
Gradita sorpresa all'atto dell'iscrizione, dove era di servizio Gregorio. Era da molto tempo che non incontravo più quello che è stato per molti anni una colonna dei Runners Bergamo. Mi ha fatto piacere verificare di persona le sue migliorate condizioni di salute e spero di poterlo incontrare presto in una gara, più per scambiare quattro chiacchiere che per correre. Sono sicuro che forse il nostro passo non sarà più quello di una volta, ma la nostra voglia di conversare anche in corsa credo sia rimasta intatta. Numerosi RB presenti alla gara; tra questi anche Rosario, che in questo periodo non sta attraversando un buon momento. Acciacchi dovuti all'età, dice lui, ma che in fondo hanno anche il loro vantaggio: oggi potrà correre, beh corricchiare, in compagnia di Elena e per una volta sarà lei che potrà dire al marito: “Forsa, fa andà i gambe!”. Ma anche no! Non infierirà sul povero marito, che oggi sarà anche depresso per via di un gatto … o forse di Gatti? (frase criptica, ma sono sicuro che i diretti interessati sapranno interpretarla).
(per risolvere i vostri dubbi cliccate qui). A differenza degli anni pre-covid, mi sembra che il numero dei partecipanti sia inferiore e vedo la mancanza degli amici di Curno, ma in questo caso è nota la causa della loro assenza, in quanto hanno deciso di correre solo gare CSI. Il percorso è perfettamente segnato, incroci presidiati e ristori puntuali e forniti. Beh, questo è come dovrebbero essere organizzate tutte le gare, anche le non competitive. Avete ragione, ma … io ho trovato il personale anche quando ho effettuato il secondo giro, per cui dopo un paio d'ore dalla partenza ufficiale, e questo è un segno di ottima organizzazione. In questa gara era anche previsto un servizio scopa … in itinere. Servizio che mi ha raggiunto dopo circa tre chilometri del mio secondo giro. Luca ed un suo amico, appena mi hanno raggiunto, si sono assicurati delle mie condizioni e, visto che conoscevo i luoghi e non rischiavo di perdermi, hanno proseguito con passo veloce e dopo poco erano già un puntino all'orizzonte. Termino la mia gara corsa su strade di casa, davanti all'uscio di casa! Questo è un altro vantaggio di correre non in trasferta, ma in … casa!Come ultima annotazione, segnalo che il premio del gruppo più numeroso è stato vinto dal Gruppo PDM, che per essere in sintonia con il post, un po' strampalato o ai confini della realtà, traduco in Podisti Del Mistero!
Ok, vi svelo anche il mistero. Siamo alla 35a edizione in quanto la “Sgambada d'autunno” nasce sulle ceneri della vecchia “Curnaschese”, per cui dopo qualche anno prende la “... numerazione”. All'inizio delle non competitive, fine anni 70, sempre a Curnasco, si correva la “Sgambada del Campanel Vecc”.
P.S. Si assicurano i lettori che l'autore di questo post, nella sua stesura, non ha fatto uso di sostanze proibite, ma ha solo usato un pizzico di ironia e molta fantasia! (fd)
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