martedì 17 dicembre 2019

Reggio Emilia: la maratona delle due medaglie

Alla “Maratona di Reggio Emilia” si abbina di solito “Città del Tricolore”. In effetti sarebbe l'abbinamento giusto, in quanto fin dalla prime edizione … il secolo scorso, è stato fatto questo abbinamento. Ma a questo abbinamento “ufficiale” mi piace aggiungere anche “la maratona delle due medaglie”. Per questo abbinamento vi do subito la spiegazione. Anni fa la seconda medaglia prendeva la via di Brescia, dove era regalo molto gradito a Beppe


Togni, che negli ultimi anni, pur non potendo partecipare di persona, era sempre presente, almeno nello spirito. Ricordo con piacere le sue parole rivolte ai maratoneti per telefono. Infatti al mio arrivo chiamavo Beppe e con l'aiuto di “brave persone” si riusciva a rendere partecipe della maratona il “Nonno”. Parole semplici le sue, ma che venivano dal cuore ed erano amplificate, nel vero senso della parola, da Roberto (Brighenti). Parole di stima, quelle di Paolo (Manelli) per quanto fatto da Beppe nel mondo della maratona del quale era l'indiscusso decano. Acc... ho svelato il nome delle due brave persone, ma sono sicuro che, se seguite il blog, l'avevate già scoperto da soli. Per loro solo una mia annotazione: “i primi ad arrivare sulla linea di partenza, gli ultimi a lasciare la linea del traguardo!”. Se devo essere sincero, un po' più tranquillo Paolo in questi ultimi anni: non lo vedo più spostare transenne!
Già, ma perché pure quest'anno la seconda medaglia? Questa era riservata per Fausto, per il “Senatore Fausto”, come me sempre presente, fino allo scorso anno, a questa maratona, ma per il grave incidente avuto quest'anno ha dato forfait. Sono sicuro che avrà sofferto più quest'anno, a non esserci, che gli altri anni a correre la maratona. Può forse un incidente far perdere la qualifica di senatore? Beh, se fosse una maratona “normale” forse sì, ma non certo alla “maratona delle due medaglie”. Appena tagliato il traguardo, dove, come consuetudine, era ad attendermi il buon Pastore Paolo (beh, aspettando la pecora nera … non potevo trovare definizione migliore), dal quale ho avuto assicurazione che l'incidente non avrebbe fatto perdere la qualifica (ed i benefici collegati!) di Senatore a Fausto.Piccoli gesti, grandi persone!Ma anche i Runners Bergamo non sono esenti da gesti da “buon samaritano”, nel caso specifico da “buona samaritana”. Mi riferisco al comportamento di una nostra atleta, Gundi, di professione medico. Verso il 28° chilometro un atleta che la precedeva è caduto rovinosamente a terra, procurandosi lesioni abbastanza gravi alla faccia. Tempestivo l'intervento dei soccorsi con ambulanza e paramedici, ma senza un medico a bordo. Gundi, dopo aver prestato i primi soccorsi, non ci ha pensato un attimo ed ha accompagnato in ospedale lo sfortunato atleta, cercando sempre di tenerlo vigile, discorrendo con lui. Arrivato in ospedale il lavoro del buon samaritano, pardon della buona samaritana, non è finito. Ha raggiunto … naturalmente a piedi, considerando che il tracciato di gara passava poco lontano dall'ospedale, il traguardo ed ha avvisato l'organizzazione del fatto, in modo che si attivasse per far giungere all'ospedale le borsa dell'atleta.
Da ultimo vorrei segnalare il sorriso con il quale ha corso tutta la gara Claudia, sorriso ancora più smagliante, quando mi ha visto tagliare il traguardo alle sue spalle. Un accenno alla mia maratona, alla mia 24a maratona di Reggio Emilia. Corsa in solitaria, però questa maratona la potrei pure correre ad occhi chiusi. Ma ci sono dei punti fissi, punti che la caratterizzano. Sulla curva del 9°/34° chilometro, Beppe. Lo ricordo lì da sempre, pronto ad incitare tutti con tifo “doppio”, in quanto si transita due volte! Poco più in là il ristoro (assolutamente NON ufficiale) “No arsura”, dove si possono trovare tutti i tipi di bevande (beh, non tutti i tipi: NON troverete di certo l'acqua!). Al chilometro 27, proprio dove il percorso curva di 90°, il solito uomo “Ferrero”, che consegna a tutte le ragazze (ed anche al Nonno Fausto) un dolce pensiero: un cioccolatino Rocher! Da un paio d'anni però manca la musica dei Nomadi al ristoro del chilometro 35. Il team Paterlini non gestisce più il ristoro. Come di consueto, appena tagliato il traguardo, trovo ad attendermi il “caldo” abbraccio di Paolo e, poco più in là, Cinzia mi mette al collo la “fredda” medaglia! Anzi, le due medaglie!
 

 
 


24a Maratona di Reggio Emilia

Data
 

08.12.2019
 

Progressivo anno


13
 

Progressivo totale
 

675
 

Tempo ufficiale

 
5h 01' 22”


Tempo reale


  5h00 02”

Media min/km


7' 07”


Posizione assoluta
 

2255/2454


Posizione categoria (SM65)


38/56


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