martedì 12 novembre 2024

L'undicesima ora

Sbrigo subito la formalità, quella di descrivere la “gara” che fa da tramite per la scrittura del post. Infatti la “gara” è come sempre l'occasione per aggiungere una pagina al blog nel quale l'argomento di base è la corsa … non trattando di corsa. Nelle corse in solitaria l'attività motoria diventa solo un pretesto per poter approfondire altro. Domenica ho corso la “Poppy Half Marathon”, una mezza maratona che quest'anno ha lasciato il percorso del criceto, l'anello del parco della Roncola. Infatti il percorso tocca il Parco della Trucca, nel comune di Bergamo, per poi ritornare a Treviolo, con un tratto sull'anello del parco, eh, sì, i vecchi amori non si scordano mai. Passaggio da Curno e termine gara a Treviolo. Cronaca della gara: anche questa mi ha visto vincitore; tempo soleggiato e tempo finale 2h 36'49”. Gli anni passati in questo periodo correvo la “Remembrence Marathon”, quest'anno ho dimezzato la distanza in quanto mancano solo sette giorni alla Maratona di Verona. Gara diversa, ma stesse motivazioni. Ricordare tragici eventi passati ma che devono far riflettere su tragici eventi attuali.
Era il novembre del 1918 quando terminò la prima guerra; è pur vero che molte guerre si erano combattute nei secoli precedenti, ma è a quella terminata nel 1918 che fu attribuito il titolo di MONDIALE. In Italia la commemorazione era il 4 Novembre, con la “Festa della Vittoria”, ora “Giornata di unità Nazionale e delle Forse Armate”, mentre nel Regno Unito vi è il “Remembrance day”, giornata del ricordo. Le due ricorrenze commemorano lo stesso avvenimento: la fine della guerra, ma hanno, a mio giudizio, differenze sostanziali. Nel nostro paese la ricorrenza è quasi del tutto ignorata, o per meglio dire è quasi del tutto ignorata dalla stragrande maggioranza della popolazione. Certo, assistiamo alle commemorazioni istituzionali, qualche discorso, qualche deposizione di corone d'alloro su qualche monumento ai caduti. Una piccola annotazione sul monumento ai Caduti, o meglio sui monumenti ai Caduti: è l'unico monumento che è presente in tutti i comuni italiani. Questo vuol dire che ogni comune ha perso concittadini nella prima guerra mondiale. Questo dovrebbe essere un valido motivo di riflessione. Sostanziale la differenza con le commemorazioni del Regno Unito: qui non si ricorda la “vittoria”, ma coloro che diedero la vita per ottenere la vittoria. Tutta la popolazione è partecipe, dal più umile alle massime istituzioni del paese. Il simbolo di questa partecipazione è un Papavero rosso, portato con orgoglio da tutti. Papavero rosso che fiorisce (beh, in senso figurato) su tutti i monumenti a ricordo della Prima guerra Mondiale in modo massiccio. In molti casi si possono notare delle croci con il nome del parente caduto, anche se sono passate diverse generazioni. Il momento più suggestivo di queste commemorazioni sono i due minuti di silenzio che si hanno nell'undicesima ora dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese: in questi minuti tutto si ferma! Queste sono ricorrenze che ricordano periodi bui lontani e che dovrebbero farci riflettere, ma purtroppo devo ammettere che non abbiamo imparato nulla dal passato: basta guardare un qualsiasi telegiornale per constatare che tutti quei morti non sono stati un valido monito. Qualcuno potrebbe dire che ormai è passato più di un secolo, dimenticandosi che nel mezzo c'è stata un altra guerra, pure questa definita Mondiale. Una dimostrazione che, più che mancanza di memoria, dimostriamo mancanza di buon senso. Cito un recente fatto. Come dicevo all'inizio, la mia corsa transitava a Bergamo nel Parco della Trucca, adiacente per altro all'Ospedale Papa Giovanni XXIII. Nel 2023 è stato inaugurato all'interno del parco il “Bosco della Memoria”, per commemorare le vittime del “malo male” - vedi -. Bergamo, che ha pagato un forte contributo di vittime, nei giorni scorsi ha visto deturpato il municipio di Bergamo con scritte novax. E pensare che sono passati solo un paio d'anni ...non aggiungo altro, ognuno può riflettere su questo fatto. Ricordo solo che è stato per merito della vaccinazione di massa che il “malo male” è stato sconfitto, se possiamo correre fuori dal nostro giardino. Ed è grazie al contributo di molti se ora questi imbecilli possono ancora imbrattare monumenti.

La mia speranza? Quella che il prossimo anno possa scrivere un post che alle commemorazioni della fine della prima guerra aggiunga anche quello della fine di tutti i conflitti attualmente in corso.




POST sul blog collegati

2023 - Memoria corta

2022 - Remembrance Marathon

2021 - Mille papaveri rossi

2020 - Fioritura di papaveri a novembre

Nulla di strano?

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