Ecco
un giorno da ricordare! In
questa data è iniziata la mia carriera podistica, proprio a
Colognola, un quartiere
di Bergamo. Allora la gara era denominata “La
sgambada de Colognola”.
Erano quelli gli anni in cui in Italia si iniziava ad organizzare,
sulla scia di una moda   americana, il jogging e, complice anche la
crisi energetica, le prime camminate domenicali. La partenza delle
gare allora era molto diversa
da oggi. Nessuno partiva prima ed era un bel colpo d'occhio vedere la
moltitudine degli atleti che, prima della partenza, che avveniva
sempre in gruppo, chiacchieravano tranquillamente. Cosa molto diffusa
allora era la presenza di ragazzini che accompagnavano i genitori.
Eh, sì, allora erano i genitori ad essere accompagnati ed era un
“bell'”
alibi per dire: “Oggi sono andato piano, perché dovevo
accompagnare mio figlio”; non importa se il vispo frugoletto
correva a perdifiato avanti ed indietro!Oggi la partenza è “fai da te”: giungo sul posto della manifestazione, parcheggio l'auto e parto! Anche la presenza dei ragazzini si è di molto ridimensionata. Internet e social network hanno reso virtuali gli incontri ed i genitori ora sono tutti super atleti ed anche le camminate “paesane” diventano gare dove si deve sempre dare il massimo, non si possono più aspettare i figli che vanno più lenti. Meglio allora? Meglio oggi? Credo che ognuno abbia la sua visione; non mi sento di dare un giudizio.
Nella
mia prima gara, lunga 15 chilometri, ero in compagnia di Rossana. Non
ricordo il tempo impiegato; quello che ricordo era il mal di gambe,
che fu nostra compagnia per un paio di giorni.
Migliaia
di gare, centinaia di maratone separano quella gara dalla gara di
oggi: la 27a
edizione della “Stracolognola”.
Oggi la compagnia era la solita: il trio delle “pecore nere”.
Leggermente variato il percorso, anche se i paesi in cui transitava
erano gli stessi. La variazione era per evitare alcuni tratti
particolarmente fangosi; questo a dimostrazione che molte volte un
po' di buon senso da parte degli organizzatori può rendere più
agevole e gradevole il percorso per i partecipanti. 
Ora,
al termine delle gare, al mal di gambe si accompagna il mal di
schiena; alcuni dicono
che sarà l'età... Mah, forse hanno ragione. In ogni caso rimane il
piacere, oggi come allora, di raggiungere il traguardo, stanco ma
felice: “Anche questa è fatta!”. 
In
questi anni, in queste gare, ho incontrato moltissimi compagni di
avventura; qualcuno è diventato “amico fraterno”, altri hanno
abbandonato, altri non ci sono più...
E
Rossana, la compagna della mia prima gara, la compagna della mia
vita, che fine ha fatto?
Naturalmente
ora è sempre mia “compagna” nei miei, anzi nei nostri, cammini,
certo più lenti, ma sicuramente più lunghi... 
Santiago,
aspettaci, quest'anno arriviamo, lungo in “Cammino del Nord”! 
![]()  | 
| La banda! | 

Nessun commento:
Posta un commento