domenica 12 aprile 2020

Pasqua 2020: ho risposta alla chiamata del Papa


Da quando ho iniziato a correre (nel secolo scorso), ho disputato gare in quasi tutte le festività, sia civili che religiose, con un'unica eccezione: non ho mai corso il 25 dicembre (Natale) e la domenica di Pasqua. Quest'anno, in particolare, c'erano tutti i presupposti per rispettare questa consuetudine. Nessuna possibilità di 'evadere' per cercare un percorso più agevole, con una gara disputata venerdì e con la prossima programmata per il giorno di Pasquetta.
Ecco quindi programmata per domenica una giornata di tutto riposo (con grande soddisfazione di schiena e ginocchia che mal sopportano il tortuoso circuito del CoronArena).
Ma... eh, sì, anche qui c'è una ma. Sabato sul telefonino, tramite WhatsApp, arriva un messaggio del Papa. Troppo lungo per riportarlo qui, ne faccio una breve sintesi: “Domenica di Pasqua dovresti correre e fare una donazione agli Alpini di Capriate e Crespi per le esigenze collegate al Coronavirus”. 

Non mi meraviglio del fatto che abbia scelto un'associazione come gli Alpini che garantiscono serietà e affidabilità sulla destinazione dei fondi raccolti. Resta un dubbio del perché abbia scelto la sezione di Capriate e Crespi. Non importa. Quello però che più mi ha meravigliato è come abbia avuto il numero del mio cellulare. Indagherò poi.
A questo punto non mi posso tirare indietro: è una richiesta proveniente dall'alto, quasi un'imposizione. Unica libertà che mi è lasciata è la distanza da percorrere. Scelgo quindi la distanza giusta, 21 chilometri, da correre in tutta tranquillità. Partenza anticipata, in quanto il termine massimo per la conclusione della gara sono le 11.00.
Sveglia 6,30, partenza 7,30. In effetti la partenza sarà posticipata di circa 8 minuti, perché il merlo mio unico spettatore pretende anche lui la colazione. Spartisco con lui biscotti ai cereali (biologici). “Fiiiu, frree sssscc”, (trad. “Buona scelta: leggeri e digeribili …”.
7.38 partenza. Anche oggi non ho avuto difficoltà ad entrare in griglia. Ho saputo che il messaggio del Papa è stato inviato ad altri miei compagni di squadra, per cui oggi ed in questo orario stanno sicuramente correndo Rosa (che ha in programma una maratona in quattro tappe), il Mister e Nicola. Altri hanno corso ed altri correranno per la “Pasqua Solidale”, ma il sapere che in questo momento sto correndo in “virtuale compagnia” di compagni di squadra, mi fa correre sereno. Oggi il primo pensiero va a Luca, un mio ex compagno di squadra che, dimesso di recente dall'ospedale, è in via di guarigione. Luca è un atleta di valore, che corre le ultra; è stato nazionale ed ha vinto numerose gare. Io però voglio ricordarlo per dei “piccoli” gesti che lo rendono “grande” come persona. Ne voglio citare solo uno: l'aiuto dato ad un “avversario/compagno” per raggiungere il suo piccolo/grande obiettivo (- vedi - ). Sono sicuro che saprà superare al più presto anche questa prova, forse la più ardua. Oggi ritorno alle mie abitudini e corro senza cronometro. Sarà il campanile ad indicarmi il passare del tempo. Oggi, giornata di Pasqua, le campane suonano squillanti e festose, nulla a che vedere con il suono sentito nei giorni scorsi. È davvero passato il picco? Stiamo tornando piano piano alla normalità? Più che un'affermazione, la mia è una speranza. Quello che è reale è la corsa che piano piano procede verso la sua conclusione. Oggi, forse per la prima volta, la schiena, ma soprattutto le ginocchia, si fanno sentire: “Ma oggi non si doveva riposare?”. Beh, in effetti la giornata doveva essere di riposo ma, vista la chiamata dall'alto, non potevo certo rifiutare. Ed ecco che entra in campo Giuditta (o meglio il pensiero di Giuditta). Penso: “Lei ha superato un prova ben più grande di qualche giro in giardino; posso io fermarmi?”. Giro dopo giro eccomi quindi alla fine. 3h 05' 19”.


Foto di rito, doccia, ed eccomi davanti alla televisione, dove il Papa celebra la Santa Messa pasquale. Oggi il Vangelo sembra proprio parlare di noi (GV. 20, 1-9). “... Maria Magdalena si recò al sepolcro … Corse allora … . Correvano assieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce … giunse intanto Simon Pietro ...” “Ah, ecco da dove ha preso l'idea per farci correre anche il giorno di Pasqua! E bravo, Francesco!”.
Nel discorso dopo la Santa Messa mi è parso di sentire, verso il termine del discorso fatto in italiano, una frase detta in latino: “Bergomum, numquam cedas!”.
Ecco il collegamento con noi. Per chi non sa il latino, fornisco la traduzione: “Berghèm, mola mia!”. Ok, traduco anche per chi non sa il bergamasco: “Bergamo, non mollare!
Quello che ancora non mi so spiegare è come Francesco abbia avuto il mio numero di cellulare e quello di molti Runners Bergamo che in questi giorni stanno correndo in modo solidale. Non sarà per caso una bufala (essendo poco social preferisco chiamarla così e non fake news), come quella di recente apparsa in rete della poesia di tale Eracleonte di Gela, risalenti al 233 a. c., che ha tratto in inganno anche un presidente di regione?




Se volete essere vicini con un gesto di solidarietà, Sir Marathon consiglia “Gruppo Alpini Capriate Crespi”, che alla fine provvederà ad inviarlo alla sezione di Bergamo sull'apposito conto creato per l'emergenza coronavirus.

Gruppo Alpini Capriate Crespi
CF/PI 91040810169
IBAN IT94X0889952750000000480063
BBC Treviglio


2 commenti:

  1. Ciao complimenti per quello che ai fatto è quello che farai domani. Anche x il bel commento sul Papa.

    RispondiElimina
  2. Sei un grande e lo penso davvero, trovi sempre la forza per affrontare tutte le gare che la vita ci propone con grinta e tenacia...complimenti!

    RispondiElimina